Le fabbriche scomparse: la storia industriale e operaia di Lambrate

Della storia di Lambrate, la fase dell’industrializzazione è forse quella più nota, a Milano, in Italia, nel mondo.

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È legato a questa fase il marchio Faema, quello delle macchine da caffè esportate in tutto il mondo. E Innocenti, quello della Lambretta, del Lui, della Mini Minor, della A112. E ancora De Nora, conosciuto a livello industriale nel settore dell’elettrochimica. E Colombo Cinelli, conosciuto nel mondo del design, dell’arte, del ciclismo.
Ora alcuni di questi marchi non esistono più, altri hanno spostato la produzione in altre sedi. E le imprese manifatturiere che si erano sviluppate all’ombra di queste attività hanno chiuso, si sono trasferite, hanno cambiato attività.
Le grandi aree industriali dismesse sono protagoniste di trasformazioni, ma in alcuni casi sono in attesa di nuove progettualità.

Lo scalo ferroviario
Strategico per il trasporto delle persone e delle merci, è ora in fase di dismissione. L’area sarà riutilizzata all’interno di una generale riqualificazione di 9 scali ferroviari milanesi.
Dallo scalo si dipartivano binari che raggiungevano alcune fabbriche. Alcuni sono ancora visibili in alcuni tratti: uno da via Gaetano Crespi raggiungeva l’Innocenti, per poi proseguire su via Massimiano a arrivare alla Faema in via Ventura; un attraversava viale delle Rimembranze di Lambrate e percorrendo via Rodano giungeva ad una fabbrica fonderia di zincatura. Altamente inquinante perché rilasciava piombo nell'aria, è stata chiusa a seguito delle proteste dei genitori della vicina scuola elementare e conseguenti ingiunzioni della magistratura nei primi anni '90.

La caserma

La caserma è ancora in funzione ed ha un numero consistente di addetti, per il rifornimento di materiale ad altre caserme e la riparazione dei mezzi.
Inizialmente l'Innocenti sorgeva sull'area dell'attuale caserma, infatti i rifugi antiaerei conici visibili anche dall’esterno erano all'interno dell'aerea della fabbrica e ospitavano circa 500 persone.
Nel dopoguerra Ferdinando Innocenti ha ceduto il terreno al demanio perché venisse costruita la caserma in cambio dell'area dove poi si è sviluppata la fabbrica Innocenti.
Dalla caserma partono dei cunicoli sotterranei che giungono fino a Linate.

De Nora
De Nora è una azienda ancora in attività, con sede in via Bistolfi, fondata nel 1923 dal giovane Oronzio De Nora. Il business della De Nora trae origine dalla scienza che studia gli effetti fisiologici della corrente elettrica, per svilupparsi fino allo storage energetico e al trattamento e depurazione delle acque.
Nel 1922 ottiene il brevetto per la produzione di ipoclorito di sodio, il disinfettante noto come Amuchina. Il brevetto in seguito viene ceduto.
Nel dopoguerra, Oronzio De Nora è tra i protagonisti della ricostruzione e della rivoluzione industriale del Paese, fornendo soluzioni scientifiche a tutti quegli impianti (da Porto Marghera a Torviscosa) che impiegano i processi cloro-soda per i trattamenti di depurazione delle acque, clorazione delle piscine e gli anodi per l’industria farmaceutica.
Negli anni ’60, sulla base di un disegno del giovane designer piemontese Giorgetto Giugiaro di un’avveniristica auto sportiva nelle versioni coupé e spider, De Nora fonda la Asa, autocostruzione società per azioni, con sede a Lambrate davanti agli impianti dell’elettrochimica De Nora. L’automobile, nota come Ferrarina, perché la casa di Maranello avrebbe fornito motori e telai, viene prodotta in un centinaio di esemplari. Grazie a strategie di acquisizione e internalizzazione che consentono al Gruppo di anticipare e superare i cambiamenti del mondo industriale, oggi De Nora fattura 446 milioni di euro e impiega 1.500 dipendenti in nove siti produttivi.

Colombo Cinelli
L’azienda ha inizio con Angelo Luigi Colombo nel 1919, per la produzione di tubi. Tubi speciali, utilizzati con successo su molti fronti, dal ciclismo all’aeronautica, dal motociclismo all’arredamento, all’automobilismo. Nel 1927 tra i clienti della “A.L. Colombo” ci sono le officine Caproni e Moto Guzzi. Nel 1930 nasce “Columbus” per la produzione di mobili tubolari in acciaio cromato, disegnati da Figini, Pollini, Terragni, Pagano, Bottoni, Breuer. Tra gli anni ’40 e ’50 i tubi Colombo sono utilizzati anche da Maserati e Ferrari, mentre ne continua l’utilizzo e la sperimentazione sulle biciclette. Nel 1977 Antonio Colombo rileva la Cinelli, fondata nel 1947 da Cino Cinelli, ex corridore professionista, vincitore della Milano-Sanremo del 1943. Cino era un perfezionista ostinato e in soli 20 anni la sua azienda divenne leader nella produzione di manubri e attacchi da corsa. Cino inventò la prima sella con lo scafo in plastica, la Unicanitor, e costruì il mitico telaio Supercorsa, vero e proprio oggetto di culto del periodo (prodotto ancora oggi).
La storia di queste aziende ha inizio a Lambrate, ma continua ancora oggi a Caleppio di Settala in provincia di Milano nel segno dell’innovazione.

Innocenti
La camminata continua sul perimetro dell’Innocenti, fondata da Ferdinando Innocenti nel 1933, dopo oltre dieci anni di sperimentazione e di commercializzazione dei tubi della Dalmine. A Lambrate inizia la fabbricazione dei tubi Innocenti e dello snodo brevettato per il montaggio e lo smontaggio rapido.
Nel 1935 viene costruita la palazzina degli uffici in via Pitteri e negli anni seguenti l’azienda converte alcune sezioni alla produzione bellica, aggiudicandosi ingenti appalti.
Lo sviluppo dell’azienda è molto rapido, e passa da 800 dipendenti nel 1938 per arrivare a 7000 nella primavera del '43.
Nel periodo dell'occupazione tedesca Ferdinando Innocenti intrattiene equilibrati rapporti politici con RSI, CLN e le forze democratiche; non fa mancare anche aiuti cospicui alle forze partigiane. Sicuramente è interessato e cerca di mantenere integri gli impianti e ci riesce perché gli alleati, su precise informazioni, bombardano solo reparti poco importanti della produzione bellica.
Nel dopoguerra il piano di riconversione prevede la produzione di veicoli popolari a basso costo (è il boom della Lambretta), la produzione dei tubi senza saldatura, la costruzione di macchinari.
All'inizio degli anni settanta si separano le tre divisioni, che avranno storie diverse.
1) La meccanica va alla Santeustachio dell'IRI (formerà la INNSE Innocenti Santeustachio di Lambrate), attiva ancora adesso, che costruisce grandi macchinari.
2) Nel febbraio 1972 gli impianti e i brevetti del settore motoveicoli vengono venduti a una società stradale indiana. Le Lambrette sono prodotte in Spagna e poi in India, che ne ha ancora i diritti.
3) La storia dell'auto è più complessa: 
Nel 1959 viene firmato un contratto con BMC per sette anni, per Austin e Mini.
A Lambrate nasce nel 1960 la Innocenti 950 Spider. Altri progetti non vengono poi messi in produzione. Nel 1962 si producono 20.900 vetture, che nel 1963 diventano 30.600.
Dal 1965, si produce la Mini, fabbricata su licenza della British Motor Corporation, che rimane in listino in varie versioni più sofisticate fino al 1975. 
Nel 1969 è decisa la cessione, e nel 1972 British Leyland rileva il settore auto dell'Innocenti, costituendo a Lambrate il centro di smistamento dei veicoli del gruppo British Leyland diretti in Europa, e fa nascere il nuovo marchio Leyland Innocenti. Produce la Mini 90 e 120, con carrozzeria Bertone. Nel 1975 la Leyland inglese, in grave crisi, decide di dismettere lo stabilimento di Lambrate.
Nel 1977 dopo vertenze, trattative e scontri tra le maestranze, il Governo e i sindacati la fabbrica è rilevata da Alejandro De Tomaso, insieme alla GEPI. La produzione con De Tomaso va avanti con nuovi modelli e nuovi motori, tra cui la Mini.
Nel 1990, in forte crisi per le perdite legate al marchio Maserati, De Tomaso inizia a passare quote dell'Innocenti e poi di Maserati a FIAT che ne diviene ben presto proprietaria di entrambe le case al 100%. Nel 1991 inizia a fare montaggio di alcuni esemplari della Fiat Panda. Contemporaneamente all'uscita di scena della Mini Bertone nel 1993, viene chiuso definitivamente lo stabilimento Innocenti di Lambrate. È il 31 marzo 1993.

Attualmente all’interno dell’area dell’Innocenti si trovano le residenze e i servizi del nuovo quartiere PRU Rubattino, il Parco dell’acqua disegnato da Andrea Kipar, attività commerciali, residenze per anziani.
Camminando lungo il perimetro della Innocenti si arriva sino alla Casa di Cristallo (reparto produzione automobili), al Centro Studi, alla INNSE per poi costeggiare grandi aree dismesse e recintate, fino a Segrate.

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Innocenti
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