Lambrate come non l’avete mai vista

La prima camminata non si scorda mai. Un programma ambizioso, molto affluenza di pubblico, e poi la pioggia. Questo percorso, soste comprese, ha una durata di circa 3 ore ed è interamente su strade asfaltate.

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Piazza Rimembranze di Lambrate

Non è una piazza tecnicamente, ma è solo una rotonda.

Ha un forte valore simbolico per il quartiere perché dopo la prima guerra mondiale furono messi a dimora 114 platani, ognuno di essi dedicato ad un caduto lambratese. In quegli anni Lambrate era un Comune autonomo da Milano.

Ha un valore simbolico anche oggi, perché è un luogo non luogo, che i cittadini si sono impegnati a riqualificare. Il Municipio e il Comune nel 2017 hanno provveduto a risistemare la parte centrale, con sedute, aiuole, tavoli da ping pong, sulla spinta dei cittadini e di ViviLambrate.

La ferrovia e la nuova stazione dell’architetto Ignazio Gardella

Il quartiere di Lambrate è molto connesso alla ferrovia, così ci era parso interessante fare una tappa per vedere la “nuova” stazione, su piazza Monte Titano.

Il primo fabbricato della stazione si affaccia su Piazza Bottini, e fu costruito nel 1914 insieme al sistema di binari collegati alla nuova stazione Centrale. Fu aperta al servizio passeggeri nel 1931, con la riorganizzazione dell'intero nodo ferroviario milanese.

Negli anni novanta fu costruito il nuovo fabbricato viaggiatori, progettato dall'architetto Ignazio Gardella. Gardella, genovese di origine, si laureò in ingegneria al Politecnico di Milano nel 1928

Il ponte sul Lambro e la Bracco

Dopo Villa Folli, sulla destra, si percorre via Folli fino al ponte sul Lambro, di nuova costruzione ma edificato sul vecchio ponte. Continuando sulla via, si arriva alla sede della Bracco, nota azienda farmaceutica.

PRU Rubattino e l’Innocenti

Dopo la dismissione nel 1993 dell’Innocenti, che occupava un’area molto grande, sono stati costruiti nuovi servizi e un nuovo quartiere. Il viale centrale pedonale è fiancheggiato dalle case, e arriva al Parco dell’acqua, un giardino disegnato da Andrea Kipar dove riaffora il Lambro.

Sullo sfondo resta un vecchio reparto dell’Innocenti, che è ora chiamato Palazzo di Cristallo, sul quale c’erano molto progetti, mai realizzati. Poi l’INNSE, struttura ancora in produzione, dove i lavoratori hanno lottato contro la dismissione. E ancora ci sono terreni incolti ed edifici sempre circondati dai muri della ex Innocenti, fino a Segrate.

Ortica e i suoi murales

Ortica è un quartiere strettamente connesso a Lambrate, segnato e circondato dalla ferrovia, con la sua vecchia stazione, il circolo dei ferrovieri ora diventato Balera dell’Ortica, le case dei ferrovieri. Il progetto ORME – Ortica Memoria, è nato dall’idea di un collettivo artistico, gli Orticanoodles. Nel 2015 il duo propose di realizzare un murale per celebrare il settantesimo anniversario della Resistenza. Da subito l’iniziativa è stata patrocinata dal Comune e il quartiere e il cavalcavia Buccari hanno cambiato aspetto. Alla realizzazione dei murales hanno partecipato gli studenti del Nuovo Liceo Artistico, gli scout CNGEI e ragazzi e abitanti dell’Ortica.
Il progetto prevede la realizzazione di venti murales e ad oggi ne sono stati realizzati molti, dedicati a temi e persone che sono stati considerate di grande rilevanza sociale, civile, culturale dalla comunità.

Il complesso dei Martinitt

Il complesso di via Pitteri fu costruito nel 1932 come sede dell'orfanotrofio dei Martinitt, antica istituzione milanese che risale al 1532. Negli ultimi anni della guerra divenne sede del comando tedesco. Di recente, gestito dal Pio Albergo Trivulzio, è divenuto sede di un pensionato universitario.

I giardini condivisi di San Faustino

Su via San Faustino, in un’area verde dell’Università degli Studi di Milano ceduta in comodato al Comune, si aprono i giardini condivisi. Nel 2017 il Municipio 3 ha fatto un bando per individuare realtà associative che potessero prendere in gestione lo spazio, e a settembre dello stesso anno c’è stata l’inaugurazione.

Lo spazio è aperto a tutti in occasione di feste e iniziative organizzate dalle associazioni che lo gestiscono.

Via Conte Rosso

Il cuore di Lambrate è stata, ed è ancora, questa via, dove si affaccia la Chiesa parrocchiale dedicata a S.Martino. Di origini molto antiche, fu demolita nel 1914 e ricostruita: fu inaugurata nel 1931 dal cardinale Schuster.Troviamo anche il Circolo ACLI e la sede della Camera del Lavoro Cgil Lambrate. Fino agli anni ’80 a Lambrate avevano la loro sede partiti politici e organizzazioni sindacali, e poi molte trattorie, bocciofile, negozi: la vita sociale e i commerci erano molto intensi, anche perché ogni giorno il quartiere vedeva arrivare oltre 20.000 lavoratrici e lavoratori impegnati nelle fabbriche e nelle aziende della zona.

Sulla via aveva sede anche il Municipio del Comune di Lambrate, annesso a Milano nel 1923. Al termine della via, verso il quartiere Feltre, si trova la Cappelletta, luogo molto amato dai Lambratesi. un luogo di culto probabilmente di epoca romana, poi convertita a oratorio cristiano. Nella notte del 13 agosto 1943, una bomba forò il tetto e si adagiò sull'altare senza scoppiare; evento per il quale molti abitanti del quartiere gridarono al miracolo. Durante l’ultima guerra era un luogo di preghiera dove si ritrovavano le donne del quartiere, per pregare per il ritorno dei familiari in guerra.

Via Conte Rosso Il vecchio Municipio di Lambrate
Via Ventura FuoriSalone
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Via Conte Rosso 1946
Via Ventura galleria Massimo De Carlo
Via Conte Rosso mercato Il sabato di Lambrate
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Stazione FS Lambrate Arch Ignazio Gardella
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Viale Rimembranze di Lambrate anni 20
Via Ventura FAEMA1953